Ma questo ginocidio non sembra essere sufficiente a far sì che si prendano seri provvedimenti nei confronti della violenza alle donne.
Ecco l'ennesimo affronto agghiacciante nei nostri confronti: lo stupro attenuato!
Tenete le gambe chiuse. Non sorridete, non ammiccate. Mani a posto. Bocca serrata. Non cambiate idea. Non vi fate sorprendere. Siate passive.
E che non vi venga in mente di farvi fare qualche foto, magari osé, come si suol dire…
La modella? Per carità, son vent’anni e senza passare per Palazzo Grazioli che abbiamo capito che è sinonimo di puttana.
Entrare nello studio di un fotografo e spogliarsi, quando non è per il patinassimo e milionario calendario Pirelli, muoversi in modo provocante e disinibito davanti all’obiettivo…sono atti che equivalgono a un invito, ovviamente rivolto all’unica persona presente, vale a dire il professionista che vien pagato per realizzare il servizio: mettimi le mani addosso, costringimi ad un rapporto sessuale…se all’inizio non ho capito e faccio un po’ di resistenza, tranquillo, sono qui per fare delle foto nuda quindi è implicito il mio consenso, ero “edotta della situazione a rischio”…
Sentenza 37752/11 della Corte di Cassazione.
Stuprare una modella che ha posato nuda è fatto di minor gravità, perché la condotta disinibita induce a credere nella disponibilità al rapporto sessuale.
Lo vogliamo capire o no?
Nude o vestite, modelle o insegnanti, dobbiamo urlare, tirar calci, gridare, mordere, pestare, divincolarci, graffiare e correr via strillando.
Dobbiamo farci picchiare, immobilizzare, strappar via i vestiti, bloccare le braccia, buttare per terra, minacciare.
In caso contrario, lo stupro è attenuato.
Un sì non deve diventare no. In caso contrario, lo stupro è attenuato.Dobbiamo farci picchiare, immobilizzare, strappar via i vestiti, bloccare le braccia, buttare per terra, minacciare.
In caso contrario, lo stupro è attenuato.
Ma un no rimane no. Nonostante la sentenza n. 37752/11 della Corte di Cassazione.