LOTTO
MARZO: SCIOPERO GLOBALE DELLE DONNE
SE LE
NOSTRE VITE NON VALGONO
ALLORA SCIOPERIAMO!
ALLORA SCIOPERIAMO!
A
Massa come in moltissime città d’Italia e del mondo, il prossimo 8
marzo sarà l’occasione per riprenderci questa giornata di lotta:
una giornata in cui sperimentare e praticare forme di blocco della
produzione e della riproduzione sociale, reinventando lo sciopero
come vera e propria pratica femminista contro forme di violenza,
discriminazione e sfruttamento che viviamo quotidianamente, 24 ore al
giorno, in ogni ambito della vita, che sia pubblico o privato.
Tutti
gli appuntamenti della giornata a
Massa:
ore
16.00 Stanze
del Teatro Guglielmi
Iniziativa
#LottoMarzo
in collaborazione con CGIL,
proiezione video, testimonianze e dibattito
Convegno
Obiettivo
Donna
organizzato da Soroptimist International Club di Apuania
ore
20.00 Cinema
Multisala Splendor
Proiezione
film Il diritto di contare, ingresso
€ 3,50 e
raccolta fondi per il Centro Antiviolenza D.U.N.A.
Constatiamo
ogni giorno quanto la violenza sia fenomeno strutturale delle nostre
società, strumento di controllo delle nostre vite e quanto
condizioni ogni ambito della nostra esistenza: in famiglia, al
lavoro, a scuola, negli ospedali, in tribunale, sui giornali, per la
strada… per questo il prossimo 8 marzo sarà uno sciopero in cui
riaffermare la nostra forza a partire dalla nostra sottrazione: una
giornata senza di noi. Ci
fermiamo
a dispetto di chi ci uccide per “troppo amore”, di chi, quando
siamo vittime di stupro, processa prima le donne e i loro
comportamenti; di chi “esporta democrazia” in nostro nome e poi
alza muri tra noi e la nostra libertà. Di chi scrive leggi sui
nostri corpi; di chi ci lascia morire di obiezione di coscienza. Di
chi ci ricatta con le dimissioni in bianco perché abbiamo figli o
forse li avremo; di chi ci offre stipendi comunque più bassi degli
uomini a parità di mansioni…
Le forme tradizionali del lavoro e della lotta si combineranno con la trasformazione del lavoro contemporaneo – precario, intermittente, frammentato – e con il lavoro domestico e di cura, invisibile e quotidiano, ancora appannaggio quasi esclusivo delle donne, ancora sottopagato e gratuito. Sarà uno sciopero dai ruoli imposti dal genere in cui mettere in crisi un modello produttivo e sociale che, contemporaneamente, discrimina e mette a profitto le differenze.
A
cento anni dall’8 marzo 1917, torneremo in strada in tutto il
mondo, a protestare e a scioperare contro la guerra che ogni giorno
subiamo sui nostri corpi: la violenza, fisica, psicologica,
culturale, economica. Se le nostre vite non valgono, allora ci
fermiamo!
Mutuiamo
lo sciopero come pratica fondamentale per segnalare la nostra
sottrazione da una società violenta nei confronti delle donne: per
questo lo sciopero sarà articolato sulle 24 ore e riguarderà ogni
nostra attività, produttiva e riproduttiva, ogni ambito, pubblico o
privato, in cui discriminazione, sfruttamento e violenza su ognuna di
noi si riaffermano. Se delle nostre vite si può disporre (fino a
provocarne la morte) perché ritenute di poco valore, vi sfidiamo a
vivere, produrre, organizzare le vostre vite senza di noi. Se le
nostre vite non valgono, noi ci fermiamo.
Uno sciopero per ribaltare i rapporti di forza, per mettere al centro le nostre rivendicazioni, la necessità di trasformare relazioni, rapporti sociali e narrazioni. In casa, a scuola, sui luoghi di lavoro, nelle istituzioni.
Uno sciopero per ribaltare i rapporti di forza, per mettere al centro le nostre rivendicazioni, la necessità di trasformare relazioni, rapporti sociali e narrazioni. In casa, a scuola, sui luoghi di lavoro, nelle istituzioni.
#NonUnaDiMeno
#LottoMarzo #SiamoMarea
#ARPA
#CAVDUNA