Seminario su alienazione parentale a Catanzaro e raccolta firme
LA NOTIZIA
Il 18 novembre 2016 si svolgerà all’Università Magna Grecia di Catanzaro il seminario “Alienazione parentale. Innovazioni cliniche e giuridiche”.
Il seminario, organizzato/patrocinato da soggetti del privato sociale e istituzionali (La casa di Nilla, Regione Calabria, Ordine degli Assistenti sociali della Calabria, Ordine degli Psicologi della Calabria), si propone come momento di studio e riflessione su un ipotetico e controverso insieme di disturbi psicologici che riguarderebbe i figli di coppie che si separano in modo gravemente conflittuale.
IL COMMENTO
Nonostante le evidenze scientifiche, un piccolo ma agguerrito gruppo di accademici e professionisti cerca di accreditarsi in convegni e nei tribunali, nei fatti poggiando solo su congetture, supposizioni e senso comune, l’esistenza del “fenomeno” dell’alienazione parentale.
Nel frattempo un’imponente opera di propaganda agisce sul web, contribuendo alla disinformazione e alla confusione sulla tematica. Una semplice ricerca sul web mostra infatti come questo argomento sia ampiamente utilizzato da gruppi misogini, sessisti, antifemministi e negazionisti, in particolare della violenza contro le donne.
Invitiamo pertanto gli/le organizzatori/trici del Seminario di Catanzaro, a prendere atto della non scientificità degli argomenti, e a visionare i siti dei gruppi che ‘sponsorizzano’ l’alienazione parentale. Chiediamo ai/alle rappresentanti istituzionali, che patrocinano l’evento, di considerare criticamente l’opportunità di offrire il loro appoggio a un seminario che presenta tali aspetti problematici, fra l’altro senza un reale contraddittorio.
INFORMAZIONI UTILI
La cosiddetta alienazione parentale, derivazione della sindrome di alienazione parentale (PAS) inventata da un medico americano, Alan Gardner, nel 1985, è stata ampiamente sconfessata dalle autorità sanitarie e giuridiche in numerosi Stati.
In particolare in Italia, nel 2012 il Ministro della Salute che la PAS è una congettura senza alcun fondamento scientifico: “Sebbene la PAS sia stata denominata arbitrariamente dai suoi proponenti con il termine disturbo, l’Istituto superiore di sanità non ritiene che tale costrutto abbia né sufficiente sostegno empirico da dati di ricerca, né rilevanza clinica tali da poter essere considerata una patologia e, dunque, essere inclusa tra i disturbi mentali nei manuali diagnostici”.
Nel 2013 la Suprema Corte di Cassazione (sentenza 7041/2013) ha ribadito il principio giuridico per cui non possono essere usati in tribunale concetti privi di validità scientifica, e pertanto “nei giudizi in cui sia stata esperita c.t.u. medico-psichiatrica […] il giudice di merito è tenuto a verificare il fondamento, sul piano scientifico, di una consulenza che presenti devianze dalla scienza medica ufficiale e che risulti, sullo stesso piano della validità scientifica, oggetto di plurime critiche e perplessità da parte del mondo accademico internazionale, dovendosi escludere la possibilità, in ambito giudiziario, di adottare soluzioni prive del necessario conforto scientifico e potenzialmente produttive di danni ancor più gravi di quelli che intendono scongiurare.” (Cass. Pen. n. 7041 del 20/03/2013).
L’associazione D.i.Re (Donne in rete contro la violenza), definisce l’alienazione parentale “uno strumento di pura invenzione”, mentre il Movimento per l’Infanzia ricorda che “L’enfasi sulla Alienazione Parentale, figlia ideologica della PAS, risponde al medesimo scopo della PAS: interpretare in via automatica le paure e i rifiuti dei bambini come atti manipolativi di madri-mostro, accusate di condizionare i propri figli e ledere di conseguenza il diritto alla bigenitorialità”
Anche il Comitato CEDAW (Onu) nel 2011 ha invitato le autorità italiane ad arginare l’utilizzo nei tribunali di riferimenti alla “discutibile teoria della PAS” per limitare la genitorialità materna (Comitato CEDAW, 2011, paragrafo 51).
E’ degno di nota che discussioni pseudoscientifiche sul tema dell’alienazione parentale siano diffuse particolarmente in Italia. A livello internazionale, nette sono state le prese di posizione di importanti ordini e associazioni professionali (per citarne alcune: Associación Española de Psiquiatria; American Psychiatric Association; Istituto di Ricerca dei Procuratori Americani (APRI), Associazione Nazionale degli Avvocati Americani (NDAA). A livello nazionale, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Società Italiana di Pediatria si sono pronunciate contro l’uso improprio di tali concetti nelle sofferte e spesso laceranti controversie per l’affidamento dei figli”.
qui il pdf: documento-cz_NoPAS
Chi volesse sottoscrivere, può farlo scrivendo all’indirizzo nopascz@gmail.com
Ass. Federico nel Cuore, Presidente Antonella Penati
ATGENDER (The European Association for Gender Research, Education and Documentation)
D.i.R.E. Donne in Rete contro la Violenza
Centro contro la violenza alle donne Roberta Lanzino, Cosenza
Movimento per l’Infanzia
Rete Fight4childprotection
UDI Modena
Onda Rosa Nuoro
Collettiva AutonoMia ReggioCalabria
Il gruppo “Chi colpisce una donna, colpisce tutte noi”
Centro Veneto Progetti Donna – Centro Antiviolenza di Padova e provincia
Casa delle Donne Viareggio – Centro L’Una per l’Altra
Associazione A.R.P.A., Associazione Raggiungimento Parità, Massa
Associazione Differenza Donna ONG
Monia Andreani, Università di Urbino
Marina Annunziata
Eleonora Avi, dottoressa in psicologia
Donatella Barazzetti, Università della Calabria
Vania Bernardini
Rosalba Bernaudo, direttivo What Women Want
Luisa Betti, giornalista
Daniela Borselli, psicologa-psicoterapeuta
Valentina Bruno, Insegnante e operatrice Centro Antiviolenza Erinna, Viterbo
Angela Carbone, What Women Want
Annamaria Cardamone, sindaca di Decollatura
Titti Carrano, Presidente D.i.Re
Vittoria Castagna, dottoranda Università di Palermo
Maira Casulli, avvocata Foro di Bari
Denise Celentano, ricercatrice
Ada Celico, Milano
Emira Chimenti, What Women Want
Stella Ciarletta, Presidente What Women Want
Maria Concetta Corona, artista
Imma Cusmai, #IlDiavoloVeste PAS
Simona D’Aquilio, avvocata, socia AIAF Lazio
Antonietta Davoli
Daniela De Blasio, CPO regione Calabria
Alisa Del Re, Università di Padova
Elisa Ercoli, Presidente Associazione Differenza Donna ONG
Guglielmina Falanga, Dottoranda in Scienze Sociali, Faculdad latinoamericana de Ciencias Sociales (FLACSO), Ecuador
Maria Ferrara, presidente Ass. G.O.A.P. onlus Trieste
Giovanna Ferrari
Stefania Figliuzzi, Presidente CAV Attivamente Coinvolte
Eleonora Forenza, Europarlamentare
Claudia Forini, Presidente Cooperativa Centro Donne Mantova
Silvia Galiano, Cz
Concetta Gentile, avvocata Cooperativa Eva Luna
Pietro Giustino
Doriana Goracci, giornalista
Alessia Guidetti
Maria Cristina Guido, insegnante
Nora Imbimbo
Gabriele Logozzo, studente Psicologia, Università di Palermo
Massimo Lizzi
Chiara Lo Scalzo
Anna Maghi, presidente associazione Erinna – Viterbo
Teresa Manente, avvocata Ass. Differenza Donna
Nori Mangili, mamma
Isolina Mantelli, medico
Simona Adelaide Martini, psicologa, psicoterapeuta
Emilia Martorana, Coordinamento antiviolenza 21 luglio, Palermo
Andrea Mazzeo, psichiatra
Lea Melandri, scrittrice, femminista
Giuliana Mocchi, Università della Calabria
Pina Nuzzo, artista
Claudia Padovani, CIRSG, Università di Padova
Lella Paladino, Presidente Cooperativa Eva
Paola Palermo, What Women Want
Claudio Parentela, CZ
Anna Pascuzzo, scrittrice
Monica Pasquino, formatrice, Associazione Scosse
Francesco Peltrone, psichiatra
Lorenza Perini, Università di Padova
Anna Petrungaro, delegata Centro contro la violenza alle donne “Roberta Lanzino”
Cinzia Pierucci
Maria Serenella Pignotti, pediatra
Giusy Pino, avvocata
Marcella Pirrone, avvocata Centro Antiviolenza GEA Bolzano
Salvatore Pitruzzello, Ph.D. Columbia \University
Barbara Poggio, Università di Trento
Luisanna Porcu, psicologa-psicoterapeuta
Serena Procopio
Ersilia Raffaelli, psicopedagogista, presidente Casa delle Donne Viareggio-Centro Antiviolenza “L’Una per L’altra”
Doriana Righini, casalinga
Tina Rossi
Marika Salonna
Irma Sammarco, insegnante
Silvia Sammarco, psicologa
Marzia Sannicola, avvocata Mo
Marina Simonetti, What Women Want
Rosa Traversa, psicologa e freelance
Manuela Ulivi, Presidente CADMI Milano
Sonia Vaccaro, psicologa
Maria Assunta Vecchi
Antonella Veltri, delegata Centro contro la violenza alle donne “Roberta Lanzino”
Giovanna Vingelli, Università della Calabria
Lidia Zitara, giornalista