Interverranno la PM Alessandra Conforti e la nostra Avvocata Laura Del Mancino.
Il Tribunale non è un luogo separato dalla realtà culturale e sociale in cui opera, ma è la sua ulteriore ed ennesima rappresentazione. Da questo consegue che se nel contesto in cui vivono e lavorano i giudici, le forze dell’ordine, gli avvocati, i testimoni, le vittime e gli imputati esistono pregiudizi e stereotipi nei confronti delle donne, a partire da quello più diffuso secondo cui le donne sono esagerate ed isteriche, questi entreranno inevitabilmente anche nell’aula di giustizia, si replicheranno e rischieranno di ridimensionare il racconto di chi ha subito violenza maschile.D’altra parte il contesto sociale e culturale, a livello planetario, ha sempre tollerato la violenza maschile contro le donne. Pensiamo alla naturalità con cui ogni donna subisce molestie sull’autobus o in discoteca, barzellette sessiste a scuola, battute mortificanti sul proprio genere nei luoghi di lavoro, fino a vere e proprie violenze. Sono atti ovviamente ben diversi gli uni dagli altri, ma diffusissimi e quotidiani e tutti volti a ridimensionare e ridicolizzare il genere femminile. Tutto avviene in gran parte senza generare alcuna reazione e questo chi abusa lo sa. Ce lo dice l’ISTAT: il 93% delle donne che subiscono violenza non denuncia. Se reagiamo invece tutto intorno a noi ci dice che forse non abbiamo capito lo scherzo, che siamo esagerate. E noi alla fine arriviamo a pensare che forse è proprio così, ce ne convinciamo e taciamo. Da qui inizia il pregiudizio che entra nelle aule di giustizia nei pochissimi casi in cui si rompe il proprio silenzio. (Paola Di Nicola)
Vi aspettiamo numerose e numerosi.