Io l'ho scoperta da poco ma è già stata pubblicata in gennaio. E' una lista di buoni propositi (e a noi piacciono molto le liste, come il sondaggio qui a destra della homepage del blog :) ed è il frutto di un lavoro collettivo da parte di alcuni uomini che partecipano alla mailing list di Femminismo a sud e che si sono definiti "disertori" del patriarcato. Per chi non conoscesse i disertori, credo che questa lista sia un buon modo per avvicinarsi ad un altro modo di essere uomo, lontano anni luce dalle gabbie degli stereotipi di genere.
La copincollo interamente di seguito perché non solo è ben fatta ma perché secondo me dovrebbe essere diffusa e fatta leggere a più uomini - ma anche donne - possibile. Qui trovate il post originale:
1. Per troppo tempo, molti di noi hanno trascurato la salute fisica, mentale e spirituale. Prendiamoci cura di noi stessi, senza demandare la responsabilità della nostra cura ad altre/i.
2. Prendiamoci la responsabilità di mantenere e preservare le nostre relazioni sociali. Inviare biglietti di auguri, acquistare i regali per i nipoti, ricordare i compleanni, o anche solo organizzare cene per stare in compagnia, sono attività che ci mantengono vivi ed in relazione con altre/i. Smettiamola di lasciare ad altre/i la gestione della nostra rete sociale! Ricordiamo in prima persona a chi ci sta vicino che teniamo alle loro parole e alla loro presenza.
3. Ascoltiamo le donne, senza interrompere, senza smentire immediatamente, senza criticare o deridere solo perché sono donne. Ascoltare, comprendere, rispondere in modo pertinente sull’argomento e non in base al genere dell’interlocutrice/ore. E tenendo la bocca chiusa abbastanza a lungo, potremmo imparare qualcosa!
4. Facciamo attenzione, nelle nostre attività e/o discussioni, a quanto diamo peso alle opinioni, alla parola ed alla presenza di altre soggettività. La mancata partecipazione di donne, trans e persone di diverse provenienze e/o vissuti ci vincola al paradigma patriarcale, eteronormativo (*) e razzista.
5. Impariamo anche i gesti e le attività che lasciamo fare sempre e solo alle donne. Fare il bucato in modo corretto, ad esempio. Tu ed io sappiamo come fare il bucato. E’ facile quanto cambiare l’olio tenendo in mano una birra, riparare lo scarico, o agganciare un nuovo televisore al plasma. E’ ora di smettere di fingere d’essere ignoranti. Capiremo molto di più di noi stessi e guadagneremo strumenti e possibilità di comprensione reciproca.
6. Eliminiamo le parole misogine e sessiste dal nostro vocabolario – e dal nostro dialogo interiore pure. Quando una donna fa qualcosa che non ci piace, non la chiamiamo “troia” – nemmeno nella nostra testa! E’ un’atteggiamento mentale stupido e funzionale alla violenza. Evitiamo la complicità silenziosa con altri/e esprimendo chiaramente dissenso quando ascoltiamo linguaggi e/o assistiamo ad atteggiamenti misogini e omo/transfobici.
7. Dobbiamo sempre essere forniti di profilattico e metterlo prima che lei sia costretta a chiedercelo. Basta indossarlo. E’ un atto di rispetto e responsabilità che dobbiamo a noi stessi e a chiunque faccia sesso con noi.
8. Evitiamo qualsiasi attività sessuale che oggettivizza, sfrutta, ferisce o umilia le donne. Evitiamola anche perché è umiliante e degradante per noi stessi.
9. Scegliamo di avere rapporti sessuali esclusivamente con persone che siamo certi siano consapevoli e consenzienti. Ciò significa che non siano ubriache, confuse, o impaurite. Che non siano state manipolate o la situazione non sia frutto di un atto di bullismo, molestia e/o pressione psicologica o abuso di potere.
10. Risolviamo eventuali conflitti in modo non violento, senza abusi, senza ritorsioni o vendette e senza coinvolgere chi non c’entra – soprattutto se si tratta delle figlie e dei figli.
11. Troviamo un altro uomo da amare, in qualunque modo. Amico, padre, collega: proviamo a sentire, anche per scherzo, anche in una battuta, il rumore della parola “amore” detta a un altro uomo. Facciamola uscire fuori e vediamo che effetto fa. Mettiamoci alla prova, in questa come in altre situazioni.
12. Lavoriamo per eliminare la nostra omofobia e/o transfobia. L’eteronormatività (*) distrugge la nostra connessione con tutti gli altri esseri umani. E ci impedisce di amare. Dobbiamo essere in grado di amarci profondamente. Come uomini siamo capaci di dare e ricevere tanto amore – e non solo dalle donne. Informiamoci, leggiamo, parliamo, conosciamo altre esperienze. Ne guadagneremo sicuramente in qualcosa.
13. Informiamoci sul femminismo. Ci sono tante storie e correnti femministe quanti movimenti letterari e avanguardie artistiche. E’ una storia enormemente complessa sulla quale è doveroso saperne di più, soprattutto perché interessa noi, che eravamo siamo e saremo lì, insieme a chi ha una sua storia che pochi conoscono. Di nuovo e ancora: conosceremo in tal modo molto di più anche noi stessi.
(*): Per eteronormato, eteronormativo, eteronorma si intendono tutte quelle regole/norme comportamentali/psicologiche/linguistiche etc che si basano sul “binarismo sessuale” e sull’idea che la sessualità ”normale”, possibile e/o obbligatoria sia quella etero.
La copincollo interamente di seguito perché non solo è ben fatta ma perché secondo me dovrebbe essere diffusa e fatta leggere a più uomini - ma anche donne - possibile. Qui trovate il post originale:
Buoni propositi per il 2011
1. Per troppo tempo, molti di noi hanno trascurato la salute fisica, mentale e spirituale. Prendiamoci cura di noi stessi, senza demandare la responsabilità della nostra cura ad altre/i.
2. Prendiamoci la responsabilità di mantenere e preservare le nostre relazioni sociali. Inviare biglietti di auguri, acquistare i regali per i nipoti, ricordare i compleanni, o anche solo organizzare cene per stare in compagnia, sono attività che ci mantengono vivi ed in relazione con altre/i. Smettiamola di lasciare ad altre/i la gestione della nostra rete sociale! Ricordiamo in prima persona a chi ci sta vicino che teniamo alle loro parole e alla loro presenza.
3. Ascoltiamo le donne, senza interrompere, senza smentire immediatamente, senza criticare o deridere solo perché sono donne. Ascoltare, comprendere, rispondere in modo pertinente sull’argomento e non in base al genere dell’interlocutrice/ore. E tenendo la bocca chiusa abbastanza a lungo, potremmo imparare qualcosa!
4. Facciamo attenzione, nelle nostre attività e/o discussioni, a quanto diamo peso alle opinioni, alla parola ed alla presenza di altre soggettività. La mancata partecipazione di donne, trans e persone di diverse provenienze e/o vissuti ci vincola al paradigma patriarcale, eteronormativo (*) e razzista.
5. Impariamo anche i gesti e le attività che lasciamo fare sempre e solo alle donne. Fare il bucato in modo corretto, ad esempio. Tu ed io sappiamo come fare il bucato. E’ facile quanto cambiare l’olio tenendo in mano una birra, riparare lo scarico, o agganciare un nuovo televisore al plasma. E’ ora di smettere di fingere d’essere ignoranti. Capiremo molto di più di noi stessi e guadagneremo strumenti e possibilità di comprensione reciproca.
6. Eliminiamo le parole misogine e sessiste dal nostro vocabolario – e dal nostro dialogo interiore pure. Quando una donna fa qualcosa che non ci piace, non la chiamiamo “troia” – nemmeno nella nostra testa! E’ un’atteggiamento mentale stupido e funzionale alla violenza. Evitiamo la complicità silenziosa con altri/e esprimendo chiaramente dissenso quando ascoltiamo linguaggi e/o assistiamo ad atteggiamenti misogini e omo/transfobici.
7. Dobbiamo sempre essere forniti di profilattico e metterlo prima che lei sia costretta a chiedercelo. Basta indossarlo. E’ un atto di rispetto e responsabilità che dobbiamo a noi stessi e a chiunque faccia sesso con noi.
8. Evitiamo qualsiasi attività sessuale che oggettivizza, sfrutta, ferisce o umilia le donne. Evitiamola anche perché è umiliante e degradante per noi stessi.
9. Scegliamo di avere rapporti sessuali esclusivamente con persone che siamo certi siano consapevoli e consenzienti. Ciò significa che non siano ubriache, confuse, o impaurite. Che non siano state manipolate o la situazione non sia frutto di un atto di bullismo, molestia e/o pressione psicologica o abuso di potere.
10. Risolviamo eventuali conflitti in modo non violento, senza abusi, senza ritorsioni o vendette e senza coinvolgere chi non c’entra – soprattutto se si tratta delle figlie e dei figli.
11. Troviamo un altro uomo da amare, in qualunque modo. Amico, padre, collega: proviamo a sentire, anche per scherzo, anche in una battuta, il rumore della parola “amore” detta a un altro uomo. Facciamola uscire fuori e vediamo che effetto fa. Mettiamoci alla prova, in questa come in altre situazioni.
12. Lavoriamo per eliminare la nostra omofobia e/o transfobia. L’eteronormatività (*) distrugge la nostra connessione con tutti gli altri esseri umani. E ci impedisce di amare. Dobbiamo essere in grado di amarci profondamente. Come uomini siamo capaci di dare e ricevere tanto amore – e non solo dalle donne. Informiamoci, leggiamo, parliamo, conosciamo altre esperienze. Ne guadagneremo sicuramente in qualcosa.
13. Informiamoci sul femminismo. Ci sono tante storie e correnti femministe quanti movimenti letterari e avanguardie artistiche. E’ una storia enormemente complessa sulla quale è doveroso saperne di più, soprattutto perché interessa noi, che eravamo siamo e saremo lì, insieme a chi ha una sua storia che pochi conoscono. Di nuovo e ancora: conosceremo in tal modo molto di più anche noi stessi.
(*): Per eteronormato, eteronormativo, eteronorma si intendono tutte quelle regole/norme comportamentali/psicologiche/linguistiche etc che si basano sul “binarismo sessuale” e sull’idea che la sessualità ”normale”, possibile e/o obbligatoria sia quella etero.
COSA AGGIUNGERE SE NON SPERIAMO CHE SIA STATA SEGUITA E CHE VENGA RIPROPOSTA PER IL 2012!